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IL MAIS "OTTO FILE"


#sostenibilità #indipendenza #resilienza

Oggi vi racconto una storia di #sostenibilità, #resilienza e #indipendenza, appresa leggendo il libro "La felicità sostenibile" di Maurizio #Pallante.

E' la storia del pregiato mais "Otto File" di #Antignano.

Negli anni cinquanta, il mais americano arrivò nel torinese e rapidamente sostituì la varietà locale. Il nuovo mais era più resistente e produceva una resa tripla, grazie alle pannocchie larghe il doppio rispetto a quelle del mais di Antignano, che erano strette e caratterizzate dalle sole otto file di chicchi, da cui il nome "Mais a Otto File di Antignano". La maggior parte degli agricoltori adottò la nuova coltura, attratti dalla maggiore produttività.

Tuttavia, Nandino di Antignano rimase fedele alla varietà locale. Aveva notato che le sue galline preferivano il mais di Antignano a quello americano. Ma c'era un'altra questione cruciale: il mais americano non era riproducibile. Ogni anno, gli agricoltori dovevano acquistare nuovi semi dai produttori, che traevano enormi profitti da questa dipendenza. Inoltre, il mais americano richiedeva pesanti trattamenti chimici per la fertilizzazione.

Nandino, però, non si lasciò convincere. Continuò a piantare i suoi semi, selezionandoli ogni anno e coltivandoli secondo la tradizione: con file distanti 90 cm, anziché i 45 cm del modello americano, e concimando con letame di cavallo. Grazie alla sua determinazione, il mais di Antignano si salvò dall'estinzione.

Oggi, molti giovani agricoltori hanno seguito l'esempio di Nandino, adottando e promuovendo la coltivazione del mais a Otto File di Antignano, assicurando così la sopravvivenza e la valorizzazione di questa preziosa varietà locale.

Conclusione. La morale di questa storia è che la conservazione delle #tradizioni e delle varietà locali può essere fondamentale per la #sostenibilità a lungo termine. Nandino, con la sua determinazione a mantenere la coltivazione del mais Otto File di #Antignano, dimostra l'importanza di preservare il patrimonio agricolo e la #biodiversità, resistendo alle pressioni del #cambiamento imposto dalle soluzioni industriali. La storia insegna che il rispetto per la #tradizione e per le pratiche #sostenibili può portare a benefici non solo culturali, ma anche ecologici ed economici, promuovendo una maggiore #indipendenza e #resilienza agricola.

Tratto da:
LT.5.1.2. FELICITA' SOSTENIBILE
https://tateoblog.blogspot.com/p/lt512-la-felicita-sostenibile.html

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