EMOTIONAL INTELLIGENCE
L'INTELLIGENZA EMOTIVA
Citazioni e riflessioni scaturite dalla lettura del libro “Intelligenza Emotiva” di Daniel Goleman. Vi suggerisco un test per verificare il vostro livello di Intelligenza Emotiva.
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#competenze, #crescitapersonale, #intelligenzaemotiva,
L'INTELLIGENZA RAZIONALE NON E' PIU' SUFFICIENTE
Nel mondo del lavoro contemporaneo, a causa della globalizzazione e dei continui cambiamenti, sempre più spesso ci viene chiesto di adattarci velocemente a nuove situazioni, a nuovi ambienti e contesti di lavoro. Rispetto al passata capita più frequentemente che ci debba interfacciare con colleghi di cultura, usi e costumi differenti dai nostri. Che il team con cui si interagisce cambia spesso. Si comprende quindi che il livello di istruzione, la quantità e qualità di esperienza non bastano più per avere successo. Diventa fondamentale innanzitutto conoscersi intimamente, riconoscere i propri punti di forza ed i propri limiti, avere il controllo e sapere gestire strategicamente le proprie emozioni.
In passato quando si parlava di intelligenza si faceva riferimento esclusivamente all'aspetto razionale. Una volta essere i primi della classe faceva la differenza ed era sufficiente avere queste capacità per primeggiare. Adesso non è più così. La complessità delle nuove realtà lavorative è così elevata da mettere in crisi anche i più bravi che hanno fatto sempre leva sull'aspetto razionale, e si ostinano a non intraprendere un percorso di introspezione e rinnovamento personale.
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INTELLIGENZA EMOTIVA
Occorre sviluppare un altro aspetto dell'intelligenza che fino ad ora è stato trascurato. A differenza dell'aspetto razionale a cui sono dedicati tutti i percorsi formativi, questo nuovo aspetto cura la capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie e le altrui emozioni.
Il concetto di Intelligenza Emotiva venne formulato inizialmente nel 1990 da due psicologi, Peter Salovey e Jonh D. Mayer che la definirono come:
<< la capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni >>
(P. Salovey e John D. Mayer, “Emotional Intelligence”, 1990)
Questo concetto, diventato basilare nell'ambiente lavorativo, è stato portato alla luce nel 1995 da uno psicologo statunitense che si chiama Daniel Goleman ed esposto in un testo diventato subito un best seller. Daniel Goleman chiamò "Emotional Intelligence" questo nuovo aspetto dell'intelligenza che fino ad allora era stato trascurato.
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SOFT SKILLS DELLA INTELLIGENZA EMOTIVA
Sebbene possedere l'intelligenza emotiva permetta di interagire e coinvolgere gli altri in modo efficace e costruttivo, questo non significa certo che l'intelligenza emotiva coincida con l'essere più simpatici, più empatici o più gentili degli altri. Ma allora come si fa a sviluppare questa competenza trasversale? Occorre sviluppare una serie di abilità che Goleman divide in quattro domini e dodici competenze:
- Autoconsapevolezza
- Autoregolamentazione
- Consapevolezza sociale
- Gestione della Relazione
AUTOCONSAPEVOLEZZA
Avere autoconsapevolezza emozionale consiste innanzitutto nell'avere onestà verso se stessi e coscienza di sé, dei propri pregi e dei propri limiti: chi ne è provvisto non si prende troppo sul serio e sa ascoltare le opinioni altrui senza avere la presunzione di essere sempre dalla parte del giusto. L’ autoconsapevolezza delle proprie emozioni ci permette non solo una più profonda conoscenza di noi stessi ma apre la strada anche alla possibilità di avere un controllo su di esse. L’ autoconsapevolezza è un importante strumento di monitoraggio della nostra vita psicologica, in grado di farci sfruttare al meglio la nostra vita emotiva.
AUTOREGOLAMENTAZIONE
Avere Autoregolamentazione significa pensare prima di agire e saper incanalare i sentimenti nelle giuste direzioni, saper prendere le decisioni con calma e dopo le dovute riflessioni, saper controllare gli impulsi, le risorse e lo stato mentale. Fanno parte di questo dominio le seguenti competenze trasversali (soft skills):
- autocontrollo emotivo,
- adattabilità,
- orientamento al risultato,
- prospettiva positiva.
CONSAPEVOLEZZA SOCIALE
Per Consapevolezza sociale si intende la vicinanza alle altre persone, l'abilità del trattare con loro e di comprendere i loro stati d'animo. Fanno parte di questo dominio le seguenti competenze:
- empatia, ossia la consapevolezza dei sentimenti, dei bisogni, e delle preoccupazioni altrui;
- consapevolezza organizzativa, che consiste nel prestare attenzione ai segnali, ai cambiamenti e agli output che giungono dal contesto organizzativo; intuire evoluzioni e sviluppi; ascoltare e riconoscere le tendenze strategiche in atto
GESTIONE DELLA RELAZIONE
La Gestione della Relazione indica l'abilità nel gestire le relazioni con uno scopo ben preciso e nel trasmettere autorevolezza e ottimismo. Fanno parte di questo dominio le seguenti competenze: influenza, coach e mentore, gestione del conflitto, teamwork, leadership stimolante.
INTELLIGENZA EMOTIVA SECONDO GOLEMAN
Daniel Goleman ha scritto molti saggi sulla “intelligenza emotiva”, uno dei quali, ossia “Lavorare con intelligenza emotiva. Come inventare un nuovo rapporto con il lavoro” è già da tempo sulla mia scrivania.
Riporto di seguito le citazioni dei passaggi del libro che hanno particolarmente attratto la mia attenzione e che sono stati degli utili spunti di riflessione per cercare di applicare su me stesso i concetti esposti.
Riporto di seguito le citazioni dei passaggi del libro che hanno particolarmente attratto la mia attenzione e che sono stati degli utili spunti di riflessione per cercare di applicare su me stesso i concetti esposti.
<< L'intelligenza che serve per i settori decisivi dell'esistenza umana non è quella astratta dei soliti test, ma è un complessa miscela in cui giocano un ruolo predominante fattori come l'autocontrollo, la pervicacia, l'empatia e l'attenzione agli altri. >>
<< La tendenza generale della società è verso una autonomia sempre maggiore dell'individuo, che a sua volta porta a una minor disponibilità alla solidarietà e a una maggiore competitività >><< Il seme dell'impulso è un sentimento che preme per esprimersi nell'azione. Chi è alla mercé dell'impulso - chi manca di autocontrollo - è affetto da una carenza morale: la capacità di controllare gli impulsi è alla base della volontà e del carattere. >><< Colui che si adira per ciò che deve e con chi deve, e inoltre come, quando e per quanto tempo si deve, può essere lodato! >> ( Aristotele, "Etica nicomachea” )
Se siete curiosi di scoprire come siete messi ad Intelligenza Emotiva vi suggerisco il test (1) che ho trovato online. Questo è il risultato che ho ottenuto io:
“Il tuo Quoziente Intellettivo Emotivo (QIE) è nel range medio. Sei in grado di riconoscere e affrontare le tue emozioni e quelle degli altri in maniera sufficientemente efficace. Questo è evidente nella tua capacità di relazionarti con gli altri, di esprimere i tuoi bisogni, di mantenere un livello soddisfacente di salute emotiva. Eppure non stai sfruttando a pieno il tuo potenziale emotivo. Puoi significativamente incrementare il tuo Quoziente di Intelligenza Emotiva apprendendo e mettendo in pratica nuove competenze e modalità più efficaci di relazionarti alle tue motivazioni e agli altri esseri umani. L'uso delle tue energie e delle tue risorse personali può essere affinato e reso più armonico. I vantaggi saranno numerosi: relazioni più forti e gratificanti, una carriera di successo, una migliore salute emotiva e un miglior benessere in generale. Le potenzialità ci sono. A te decidere se desideri coltivarle e farle crescere.”
In somma … non va malaccio, ma c’è ancora da lavorare!
<< Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi >>
( Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe" )
Illustrazione del libro "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry
<< E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante >>
( Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe" )
LA INTELLIGENZA EMOTIVA SUL POSTO DI LAVORO
Daniel Goleman ha scritto molti saggi sulla “intelligenza emotiva”. Uno dei miei preferiti e che tengo sempre a portata di mano analizza in particolare i benefici che lo sviluppo della intelligenza emotiva può apportare nella attività lavorativa.
Per approfondire i concetti espressi in questa opera dal titolo “Lavorare con intelligenza emotiva. Come inventare un nuovo rapporto con il lavoro” ti invito a proseguire l'esplorazione dell'area Competenze della sezione c di Tateo~Blog con la lettura dell'articolo:
In questo articolo ho appuntato le citazioni dei passaggi del libro che hanno particolarmente attratto la mia attenzione e che sono stati degli utili spunti di riflessione per cercare di applicare su me stesso i concetti esposti.
Per approfondire i concetti espressi in questa opera dal titolo “Lavorare con intelligenza emotiva. Come inventare un nuovo rapporto con il lavoro” ti invito a proseguire l'esplorazione dell'area Competenze della sezione c di Tateo~Blog con la lettura dell'articolo:
Immagine di copertina dell'articolo WS.2.6.1. LAVORARE CON INTELLIGENZA EMOTIVA: COME INVENTARE UN NUOVO RAPPORTO CON IL LAVORO |
FONTI ED APPROFONDIMENTI
In seguito sono elencati i riferimenti ad alcune delle fonti che ho consultato durante la redazione di questo articolo e che ti suggerisco di utilizzare per approfondire gli argomenti che ho trattato al suo interno.
(4) Autoconsapevolezza delle emozioni - Centro di ascolto psicologico
(5) Intelligenza emotiva - vivereintenzionalmente.com
(6) Dizionari delle competenze trasversali - Fondazione Bruno Kessler
(7) Salovey e Mayer e la struttura dell’intelligenza emotiva - La mente è meravigliosa
BREVI BIOGRAFIE
In seguito ho riportato delle brevi biografie delle persone citate all'interno dell'articolo.
Peter Salovey. (Cambridge, 21 Febbraio 1958). Psicologo americano che nel 1990 formulò insieme a John D. Mayer il concetto di “Intelligenza Emotiva”. Salovey all'epoca era docente presso la Yale University, mentre Mayer a quel tempo era un ricercatore post-dottorale.
John D. Mayer. Psicologo americano che nel 1990 formulò insieme a Peter Salovey il concetto di “Intelligenza Emotiva”. Mayer a quel tempo era un ricercatore post-dottorale.
Daniel Goleman. (Stockton, 7 marzo 1946) è uno psicologo, scrittore e giornalista statunitense, autore di molti libri sulla intelligenza emotiva. Nonostante Salovey e Mayer abbiano scritto numerosi articoli sulla intelligenza emotiva, fu Goleman che rese popolare il concetto di intelligenza emotiva nel 1994, dopo la pubblicazione del libro intitolato Intelligenza Emotiva, che cos’è e perché può renderci felici.
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Battista è un perito tecnico informatico ed ingegnere elettronico con specializzazione in automazione industriale, è appassionato di intelligenza artificiale ed esperto di visione artificiale. Da oltre tre anni ricopre il ruolo di proposal engineer presso Mer Mec S.p.A. Precedentemente, per la stessa azienda e per una durata di dodici anni ha ricoperto il ruolo di progettista di sistemi di visione artificiale. E' sostenitore del lifelong learning, del social networking e della condivisione della conoscenza attraverso la rete. Autore del blog interdisciplinare Tateo~Blog.
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