venerdì 13 dicembre 2024

Dalla simulazione quantistica al quantum computing

TILL / readings / science / technology / simulation / Accoto / quantum computing 


La simulazione della fisica quantistica per mezzo dei calcolatori elettronici sta segnando la nascita di un nuovo paradigma della computazione: il quantum computing.

“La biologia non è semplicemente scrivere informazioni; è fare qualcosa con queste. Un sistema biologico può essere estremamente piccolo. Molte cellule sono piccolissime, ma sono molto attive, producono varie sostanze, camminano, si muovono e fanno ogni genere di cose meravigliose, tutto su scala molto piccola. Poi immagazzinano anche le informazioni. Considera allora la possibilità che anche noi si possa progettare una cosa molto piccola che faccia quello che vogliamo, che si possa cioè fabbricare un oggetto che operi a quel livello.
Quando arriviamo al mondo molto, molto piccolo - diciamo circuiti di sette atomi - abbiamo un sacco di cose nuove che accadono e che rappresentano opportunità completamente nuove per il design. Gli atomi su piccola scala si comportano come niente su grande scala, perché soddisfano le leggi della meccanica quantistica. Perciò quando scendiamo e giocherelliamo con gli atomi laggiù stiamo lavorando con leggi diverse e possiamo aspettarci di fare cose diverse. Possiamo produrre in modi diversi, Possiamo usare non solo circuiti, ma qualche sistema che coinvolga i livelli di energia quantizzati o per interazioni delle rotazioni quantizzate”

(Richard Feynman, 1960)

L’uso delle proprietà quantistiche della materia non sta definendo un nuovo paradigma non solo per la computazione (quantum computing), ma anche per il settore delle misure (quantum sensing), e della comunicazione (quantum networking). 

Questo nuovo paradigma computazionale è di grande interesse perché se molti sistemi di sicurezza e di crittografia si basano proprio sulla difficoltà che i computer convenzionali hanno nel fare i calcoli. Per esempio nel fattorizzare numeri di mille cifre. Comprendete bene che nel momento in cui in computer quantistico sarà in grado di calcolare e fattorizzare facilmente questi numeri, allora tutti i nostri sistemi informatici potrebbero essere a rischio.

#Benioff #cybersecurity #encryption #Deutsch #factorization #Feynman, #quantumAlgorithms #quantumComputer #quantumComputing #quantumInternet #quantumMechanics #quantumNetworking #quantumSensing #QuantumSimulator #Shor #ShorAlgorithm

Risorse consigliate per approfondire:

1. E con piccoli, io intendo dire proprio piccoli
TILL / readings / science / technology / simulation / Accoto / §4.1
#Benioff #cybersecurity #encryption #Deutsch #factorization #Feynman, #quantumAlgorithms #quantumComputer #quantumComputing #quantumInternet #quantumMechanics #quantumNetworking #quantumSensing #QuantumSimulator #Shor #ShorAlgorithm

2. Origini della Fisica Quantistica
TILLL / readings / science / technology / social media / Schettini / §6.2
#physics #planck #innovation #quantum #readings #quantumPhysics #progress

3. SCW Summer 2023
TILLL / readings / science / technology / computer science / 5. scw

4. Il Calcolo Quantistico (Quantic Computing)
TILLL / computer science / hpc / quantum computing 
Articolo: IL SUPER-CALCOLO

pubblicazione: 13 dicembre 2024
ultimo aggiornamento: 8 gennaio 2025

martedì 10 dicembre 2024

Se non sei in grado di raccontare, allora sei fuori

TILLL / social media / web 2.0 / blog / storytelling / on life


Il potere dello storytelling nella vita e nel lavoro. Oggi la narrazione non è solo una tecnica, ma un vero e proprio ambiente in cui viviamo. Dalla vita personale alle relazioni professionali, siamo immersi in un continuo bisogno di raccontare storie. Lo storytelling è diventato uno strumento essenziale per comunicare efficacemente, costruire connessioni e definire la nostra identità, sia online che offline.

Differenze d'uso della narrazione. Esistono distinzioni tra i contesti in cui lo storytelling viene applicato:
 - Nella scrittura creativa, come romanzi o sceneggiature, l'obiettivo è evocare emozioni, intrattenere e coinvolgere il lettore.
 - Nel business, invece, lo storytelling mira a comunicare valori, costruire un brand e creare relazioni con i clienti, utilizzando la narrazione per influenzare e ispirare.

Lo storytelling come competenza trasversale. Lo storytelling si presenta come un’attitudine fondamentale per ottimizzare la nostra comunicazione in vari ambiti:
1. Pubblicazioni online: migliorare l'efficacia dei contenuti digitali, dal marketing ai social media.
2. Presentazione professionale: creare un CV o una lettera di presentazione che racconti la propria storia in modo chiaro e convincente.
3. Comprensione della comunicazione moderna: interpretare e usare la narrazione per costruire connessioni significative in un mondo iper-connesso.

La narrazione come cifra sociale. Vivendo in un'epoca di connessioni digitali, le storie sono il veicolo con cui:
 - Ci raccontiamo: condividendo esperienze e costruendo relazioni.
 - Costruiamo la nostra reputazione professionale: utilizzando le narrazioni per definire chi siamo, sia nei network personali che professionali.

Conclusione. Lo storytelling non è solo una tecnica, ma la chiave per navigare un mondo in cui le storie rappresentano il modo principale di dare senso a ciò che viviamo e comunichiamo. Coltivare questa abilità significa migliorare la capacità di interagire, ispirare e costruire relazioni significative in ogni contesto.


#storytelling #effectiveCommunication #story #personalBranding #webReputation #socialMedia #narratology #professionalReputation #business

Riferimenti utili per approfondimenti.

 - Storytelling for dummies, 
   (Andrea Fontana),
 
   Editore Ulrico Hoepli Milano

 - Il personal branding
   (TILLL / social media / social media marketing)

   Link: https://tateoblog.blogspot.com/2015/04/sm5-la-autopromozione-sulla-rete-il.html

 - Soft skills - Effective communication
   (TILLL
 / work skills / soft skills)
   Link: https://tateoblog.blogspot.com/p/tateo-blog-competenze-qualita-personali.html  



10/12/2024 

lunedì 9 dicembre 2024

Il cappello blu ed Il controllo del pensiero

TILLL / readings / science / culture / de bono
TILLL / problem solving / innovation / lateral thinking


Nella tecnica dei 6 cappelli per pensare di Edward de Bono, il cappello blu svolge una funzione di controllo e gestione del processo di pensiero, paragonabile a quella di un direttore d’orchestra. Così come il direttore coordina i musicisti per creare un’armonia complessiva, il cappello blu dirige i diversi approcci rappresentati dagli altri cappelli, decidendo il momento di cambiare prospettiva e quale cappello utilizzare successivamente.

Il cappello blu non contribuisce direttamente al contenuto del pensiero ma si occupa di organizzarlo e guidarlo. È uno strumento di metacognizione, ovvero di pensiero sul pensiero, che permette di programmare e strutturare le fasi della riflessione. Similmente a un programma per computer, il cappello blu stabilisce i passaggi logici e il flusso operativo per affrontare un problema.

Ad esempio, è il cappello blu che determina quando è il momento di cercare nuove alternative, di valutare criticamente le opzioni esistenti o di analizzare i rischi e i benefici di una decisione. In questo senso, rappresenta il punto di riferimento per mantenere il processo di pensiero focalizzato ed efficiente.

La soft skill più vicina alle funzioni del cappello blu nella tecnica dei 6 cappelli per pensare è la capacità di pensiero critico e strategico. Questo perché il cappello blu si concentra sul controllo, la pianificazione e l’organizzazione del pensiero, caratteristiche strettamente collegate a competenze che permettono di guidare processi complessi e di mantenere un approccio ordinato.

Le soft skills come pensiero critico, organizzazione, problem-solving strategico e facilitazione rappresentano l’essenza delle funzioni del cappello blu. Esse consentono di guidare e ottimizzare i processi di pensiero, proprio come questo cappello guida i contributi degli altri nell’ambito della tecnica ideata da de Bono.

#problemSolving #lateralThinking #control #management #organization #leadership #metacognition #supervision #softSkills #criticalThinking #strategicThinking #planning #optimization #facilitation

Risorse per approfondire.

 - Sei cappelli per pensare, Edward de Bono
   TILLL / readings / science / culture / de bono
TILLL / problem solving / innovation / lateral thinking
   Paragrafo: §7. Il cappello blu
 -  Sei cappelli per pensare, Edward de Bono,
    casa editrice: Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), collana psicologia e società 
    titolo originale: Six Thinkings Hats,
    traduzione: Francesca Terrenato.

 - Soft skills, TILLL
   TILLL / work skills / soft skills
   Paragrafo: §17. Leadership strategica
   Paragrafo: §18. Problem-solving strutturato
   Paragrafo: §19. Gestione del tempo e delle priorità
   Paragrafo: §20. Megacognizione
   Paragrafo: §21. Facilitazione
 
   Link: https://tateoblog.blogspot.com/p/tateo-blog-competenze-qualita-personali.html
 - Risolvere problemi in modo creativo ed innovativo
TILLL / problem solving

9/12/2024

domenica 8 dicembre 2024

Intuito

TILLL / work skills / soft skills / Intuition

L’intuito può essere considerato una soft skill, soprattutto se inteso come capacità di percepire e interpretare rapidamente situazioni, comportamenti o dinamiche senza un'analisi razionale approfondita. Questa abilità risulta particolarmente utile in contesti lavorativi e relazionali, dove la capacità di prendere decisioni rapide e adattarsi efficacemente è fondamentale.

Nel contesto delle soft skill, l’intuito può essere collegato a competenze come:
 - Empatia: comprendere i sentimenti o le intenzioni altrui senza che siano esplicitamente espressi.
 - Problem-solving: trovare soluzioni creative e rapide in situazioni complesse.
 - Adattabilità: rispondere a situazioni impreviste sfruttando una comprensione implicita dell’ambiente o del contesto.

L’intuito è spesso visto come il risultato di una combinazione di esperienza, osservazione e capacità di elaborare inconsciamente segnali complessi. È particolarmente prezioso nei ruoli che richiedono leadership, negoziazione o gestione di persone, poiché consente di anticipare problemi, cogliere opportunità o prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Riconoscere l’intuito come una soft skill significa valorizzare la sua funzione complementare rispetto al pensiero analitico, soprattutto nei contesti dinamici dove non tutte le variabili possono essere analizzate razionalmente.

#workSkills #softSkills #intuition #empathy #problemSolving #adaptability #leadership #negotiation #peopleManagement #decisonTacking #Intuition #softSkills #analiticalThinking

Risorse per approfondire.

 - Soft skills
 
   Link: https://tateoblog.blogspot.com/p/tateo-blog-competenze-qualita-personali.html
 -  Decisioni Intuitive, Quando si sceglie senza pensarci troppo, Gerd Gigerenzer,
    casa editrice: Raffaello Cortina Editore, 
    titolo originale: Gut Feelings: The intelligence of the Unconscious,
    traduzione: Gianni Rigamonti.

 - Risolvere problemi in modo creativo ed innovativo, 
     Link: https://tateoblog.blogspot.com/p/pm.html
 
 - Le mie letture su economia, società, cultura e tecnologia / §3.3.2. Decisioni Intuitive, di Gerd Gigerenzer.

   Link: https://tateoblog.blogspot.com/p/p_3.html

8/12/2024 

sabato 7 dicembre 2024

Sensazioni viscerali



Gran parte della nostra attività mentale avviene a livello inconscio, guidata da sensazioni viscerali e intuizioni piuttosto che da processi razionali espliciti. Sebbene spesso crediamo di prendere decisioni in modo logico, analizzando attentamente alternative, pro e contro, il processo ideale richiederebbe conoscenze illimitate e un tempo infinito. Nella realtà, però, disponiamo di risorse limitate: siamo parzialmente ignoranti e costretti a decidere rapidamente. Ciò che potrebbe sembrare una limitazione della mente umana si rivela invece un adattamento funzionale. Spesso, fare affidamento sull'inconscio e sulle intuizioni si dimostra più efficace che cercare una soluzione attraverso un'elaborazione razionale complessa. Le nostre capacità intuitive si sono affinate nel corso dell'evoluzione, permettendoci di prendere decisioni rapide e adeguate anche in situazioni di incertezza. Essere più informati o pensare di più non è sempre sinonimo di decisioni migliori; al contrario, fidarsi delle risposte automatiche della mente può rappresentare un vantaggio, soprattutto quando il tempo o le informazioni sono limitati.

#decisionTacking #problemSolving #intuition #readings #gingerenzer #psicology

Risorse per approfondire.
1. Le mie letture su economia, società, cultura e tecnologia
2. Decisioni Intuitive, Quando si sceglie senza pensarci troppo, Gerd Gigerenzer,
    casa editrice: Raffaello Cortina Editore, 
    titolo originale: Gut Feelings: The intelligence of the Unconscious,
    traduzione: Gianni Rigamonti.
 3. Risolvere problemi in modo creativo ed innovativo, 

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7/12/2024

venerdì 6 dicembre 2024

Il futuro del Social Networking

TILLL / social media / web 2.0 / social networking

I progressi del social networking fino ad oggi sono stati sorprendenti e, proprio per questo, è naturale chiedersi cosa ci riserverà il futuro. La tendenza attuale suggerisce che il social networking continuerà a crescere, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e diversificato.

L’evoluzione di questo fenomeno dipenderà da diversi fattori, tra cui le abitudini digitali delle persone e lo sviluppo di tecnologie come i social media, il web e i dispositivi mobili. Anche se è difficile immaginare con precisione quale forma assumerà il social networking, è chiaro che la natura umana non potrà più prescindere dal tipo di interazione e aggregazione che queste piattaforme offrono.

Se c'è un fenomeno che può essere previsto con certezza per il futuro del social networking è la sua settorializzazione, ossia il processo mediante il quale un fenomeno o una realtà ampia viene suddivisa in ambiti più specifici e mirati. Applicato al social networking, significa che le piattaforme stanno diventando sempre più specializzate per rispondere a interessi, esigenze o comunità specifiche.

Ad esempio, invece di avere un unico social network che cerca di servire tutti gli utenti indistintamente, nascono piattaforme dedicate a nicchie particolari: social per professionisti (come LinkedIn), per appassionati di fotografia (Instagram), per gamer (Twitch o Discord), o per specifiche comunità culturali o geografiche. Questo processo permette di creare spazi virtuali più mirati, dove le persone possono interagire con altri che condividono interessi simili o obiettivi comuni.

Si osservi che la frammentazione dei social network non è un segno di declino, ma piuttosto un adattamento all'enorme diversità di bisogni degli utenti.

Alle persone piace passare il tempo con chi condivide gli stessi interessi, leggere contenuti che parlano del proprio mondo, essere informati su novità e sevizi di proprio interesse. Ecco quindi che, in corrispondenza di queste nicchie si vengono a formare delle vere e proprie community.

MySpace, un tempo è stato uno dei principali social network, ha vissuto una parabola interessante. Nato nel 2003 e divenuto particolarmente popolare tra il 2005 e il 2008, era considerato una piattaforma innovativa, soprattutto per il focus sulla musica e sulla personalizzazione dei profili. Tuttavia, con l'ascesa di concorrenti come Facebook e Twitter, ha rapidamente perso rilevanza.

#socialNetworking #web20 #community #future #myspace #Facebook #twitter #linkedin #instagram #twitch #discord

https://tateoblog.blogspot.com/p/sm3-il-paradigma-dinamico-del-web-20.html

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