{1901 - Gli occhiali magici di Frank Baum}
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Una delle prime e fantasiose citazioni della Realtà Aumentata risale ad inizio ‘900, quando lo scrittore statunitense Lyman Frank Baum (1856–1919), noto ai più come l’autore del "Il meraviglioso mago di Oz", pubblicò il romanzo “The Master Key: An Electric Fairy Tale”. Il libro narra la storia di un ragazzino di 15 anni di nome Rob (il libro era dedicato al figlio dell'autore Robert Stanton Baum, che aveva esattamente 15 anni nel 1901) che mentre sperimentava l'elettricità tocca accidentalmente la chiave principale dell'elettricità, incontrando il demone dell'elettricità che gli dà vari doni. Tra i vari doni ricevuti dal demone dell'elettricità Rob entra in possesso di un paio di occhiali avveniristici, che si sarebbero rivelati i precursori degli attuali Smart Glasses. Questi fantastici occhiali nel racconto di Baum erano in grado di rivelare il carattere di una persona, come per esempio la bontà o la perfidia, semplicemente guardandola.
“while you wear them every one you meet will be marked upon the forehead with a letter indicating his or her character. The good will bear the letter ‘G,’ the evil the letter ‘E.’ The wise will be marked with a ‘W’ and the foolish with an ‘F.’ The kind will show a ‘K’ upon their foreheads and the cruel a letter ‘C.” (L. Frank Baum, The Master Key: An Electric Fairy Tale)
L'osservatore indossando gli occhiali magici avrebbe potuto scorgere una lettera (character marker) sovrapposta alla fronte della persona inquadrata. La lettera indicherebbe, per l'appunto, l'iniziale della caratteristica della persona inquadrata: il buono risulterà contrassegnato dalla lettera "G" (good), il cattivo dalla lettera "E" (evil), il saggio dalla lettera "W" (wise), lo sciocco dalla "F" (foolish) ed infine il crudele dalla lettera "C" (cruel).
Se vuoi approfondire le origini e la storia di questa fantastica tecnologia che è la Realtà Aumentata, ti invito a proseguire l’esplorazione di Tateo~Blog - Learning con la lettura dell’articolo
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Fig. Immagine di copertina dell'articolo AR.1.1. GLI ALBORI E BREVE STORIA DELLA REALTÀ AUMENTATA |
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Giovanni Battista Tateo
Battista è un perito tecnico informatico ed ingegnere elettronico con specializzazione in automazione industriale, è appassionato di intelligenza artificiale ed esperto di visione artificiale. Da oltre tre anni ricopre il ruolo di proposal engineer presso Mer Mec S.p.A. Precedentemente, per la stessa azienda e per una durata di dodici anni ha ricoperto il ruolo di progettista di sistemi di visione artificiale. E' sostenitore del lifelong learning, del social networking e della condivisione della conoscenza attraverso la rete. Autore del blog interdisciplinare Tateo~Blog.
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