martedì 27 febbraio 2024

Evoluzione del Marketing

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by Tateo Giovanni Battista
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Evoluzione del Marketing, Straordinarietà e Differenziazione

Evolution of Marketing, Extraordinariness and Differentiation


Hashtag keywords: 
#socialmedia #marketing #SMM #tribe 
#marketing #extraordinary #Godin #purpleCow

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TILLL >> LEARNING >> LT. READINGS >> 5. SCIENCE >> 3. TECHNOLOGY >> 6. SOCIAL MEDIA >> 2. LA MUCCA VIOLA

In passato, il marketing poteva contare su alcuni strumenti chiave per ottenere risultati accettabili. La pubblicità tradizionale, le promozioni e altre tattiche di marketing avevano un impatto notevole. Tuttavia, nel mondo odierno, la situazione è cambiata. Mentre gli strumenti tradizionali sono ancora importanti, non sono più sufficienti da soli. Nuovi fattori, come la tecnologia digitale e i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, hanno reso necessaria una riconsiderazione delle strategie di marketing.
Evolution of Marketing. In the past, marketing could rely on a few key tools to achieve acceptable results. Traditional advertising, promotions, and other marketing tactics had a major impact. However, in today's world, the situation has changed. While traditional tools are still important, they are no longer sufficient on their own. New factors, such as digital technology and changes in consumer habits, have necessitated a reconsideration of marketing strategies
La competizione nel mondo del marketing è diventata feroce. Per emergere, non è sufficiente seguire la massa. Devi essere straordinario. Seth Godin lo chiama il concetto della "mucca viola". Immagina di vedere un campo pieno di mucche. Tutte sembrano uguali fino a quando non noti una mucca viola. Questo esempio illustra l'importanza di distinguersi dalla massa per catturare l'attenzione del pubblico.
Extraordinariness and DifferentiationCompetition in the marketing world has become fierce. To stand out, it is not enough to follow the crowd. You have to be extraordinary. Seth Godin calls this the "purple cow" concept. Imagine you see a field full of cows. They all look the same until you notice a purple cow. This example illustrates the importance of standing out from the crowd to capture the attention of the public. 

<< Sei una "mucca viola", 
o non sei nessuno. 
Straordinario o invisibile >>
<< Are you a "purple cow", 
or you are nobody. 
Extraordinary or invisible >>


(27 Febbraio 2024. Riflessioni leggendo il libro “La mucca viola” di Seth Godin)

lunedì 19 febbraio 2024

1984 - IL TOTALITARISMO DEL GRANDE FRATELLO

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“1984”, di George Orwell

“1984”, by George Orwell


#1984 #Orwell #BigBrother #novel #SciFi #dystopia #politic #totalitarianism #reading #TateoBlog #TILLL


You are hereTILLL >> LEARNING >> LT. READINGS >> 4. SCIFI >> 7. 1984 


30
IL TOTALITARISMO DEL GRANDE FRATELLO
#Orwell #grandeFratello  #totalitarismo #potere #libertà #censura #propaganda #sorveglianzaCostante #controlloTotale #privacy

<<Prese dalla tasca una moneta da venticinque centesimi. 
Anche qui erano incisi gli stessi slogan con caratteri chiari e netti 
e sull’altra faccia c’era la testa del Grande Fratello. 
Anche dalla moneta gli occhi continuavano a seguirlo. 
Sui soldi, sui francobolli, sulle copertine dei libri, sulle bandiere, 
sui manifesti e sui pacchetti di sigarette, era la stessa cosa ovunque. 
Quegli occhi vi avrebbero osservati sempre 
e la voce avrebbe echeggiato sempre. 
Da svegli o durante il sonno, al lavoro o a tavola, 
in casa o fuori, a letto o in bagno, non c’era scampo. 
Nulla vi apparteneva, 
se non pochi centimetri cubi dentro il cranio.>>

Il romanzo di George Orwell racconta di un mondo sospeso tra le ombre dell'oppressione, dove la libertà era solo un lontano ricordo. In questo mondo, ogni moneta, ogni francobollo, ogni libro, portava il sigillo del controllo totalitario. 

Ma cos’è il totalitarismo? Immagina un mondo in cui un unico governo o regime ha il controllo totale su ogni aspetto della vita delle persone. Questo è il totalitarismo. In un regime totalitario, il governo esercita un potere assoluto e illimitato sulla popolazione, controllando tutto, dalla politica all'economia, dalla cultura alla religione, persino i pensieri e le azioni delle persone.
Le libertà individuali sono soffocate, e le persone vivono in uno stato costante di paura e repressione. La propaganda e la censura sono usate per manipolare e controllare le masse, mentre la polizia segreta vigilano su ogni movimento. Non c'è spazio per l'opposizione o la divergenza di opinioni, e chiunque osi sfidare il regime è punito severamente.

Immagina di tenere in mano una moneta, una moneta che, al di là del suo valore materiale, trasporta il peso spaventoso di un regime che ha strappato ogni briciola di autonomia. Quando osservi quella moneta, non vedi solo un semplice pezzo di metallo, ma ti trovi faccia a faccia con il volto inquietante del Grande Fratello, il simbolo del potere tirannico che tutto abbraccia.
E non è solo la moneta. Ogni angolo di quel mondo è permeato da occhi scrutatori, occhi che ti fissano costantemente, senza tregua. Sul denaro, sui francobolli, sulle copertine dei libri, sulle bandiere, sui manifesti e sui pacchetti di sigarette, quegli occhi sono ovunque. E così, ovunque tu vada, ti senti imprigionato in una rete invisibile di sorveglianza, costretto a camminare sulle uova per timore di attirare l'attenzione indesiderata.

Il terrore non conosce orario d'ufficio. Non c'è luogo sicuro in cui nascondersi. Sia che tu sia sveglio o addormentato, al lavoro o a tavola, in casa o per strada, persino nel tuo letto o in bagno, quegli occhi e quella voce insidiosa ti osservano senza sosta. E mentre tutto intorno a te sembra essere sottoposto al giogo del Grande Fratello, ti rendi conto che la tua unica vera proprietà è la tua stessa mente, l'ultimo rifugio di libertà in un mondo che ha inghiottito ogni forma di autonomia e indipendenza.

Notate, come è ovvio che sia che esiste una analogia tra il romanzo "1984" di George Orwell e il format televisivo "Grande Fratello”, che risiede principalmente nell'idea di sorveglianza costante e controllo totale sulla vita delle persone.

Nel romanzo "1984", il Grande Fratello rappresenta il capo supremo del regime totalitario, una figura onnipresente e autoritaria che controlla ogni aspetto della vita dei cittadini attraverso il monitoraggio costante e la propaganda manipolativa. Il termine "Grande Fratello" è diventato sinonimo di sorveglianza statale invasiva e privazione delle libertà individuali.

Il format televisivo "Grande Fratello" si basa su questo concetto, prendendo il nome direttamente dal romanzo di Orwell. Nel programma, un gruppo di persone vive in una casa televisiva, costantemente sorvegliati da telecamere 24 ore su 24. Questo richiama l'idea di sorveglianza costante e la perdita di privacy, simili al tema centrale di "1984".

Quindi, sebbene il format televisivo possa sembrare molto diverso dal mondo distopico descritto da Orwell, entrambi condividono il tema della sorveglianza costante e del controllo totale, che sono elementi chiave nel commento di Orwell sulla perdita di libertà e la manipolazione del potere. La prossima volta che guarderemo il format televisivo "Grande Fratello", facciamo tesoro di questa osservazione e cogliamo l'opportunità per una riflessione più profonda sulle tematiche importanti che il programma solleva.

(19 Febbraio 2024. Riflessioni leggendo il secondo capitolo della prima parte del romanzo distopico “1984” di George Orwell)
https://tateoblog.blogspot.com/p/1984-george-orwell-lt47.html

domenica 18 febbraio 2024

PENSIERO LATERALE E SEI CAPPELLI PER PENSARE

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“Sei cappelli per pensare”, di Edward de Bono

“Six heats to think”, by Edward de Bono


Hashtag keywords: 
#psicology #lateralThinking #problemSolving

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~ o ~

§ PREFAZIONE

#lateralThinking #PensieroLaterale #pensieroIntenzionale #thinkDifferent

<<Di solito le uniche persone soddisfatte della loro capacità di pensiero sono quei poveretti che credono che il pensiero serva a togliersi il gusto di dimostrare che hanno ragione. Solo una visione limitata di quel che il pensiero può fare, e nient'altro, può renderci soddisfati della nostra bravura in questo campo.>>

Immagina di avere una mappa del pensiero umano, un antico manoscritto che svela i segreti per esplorare le terre inesplorate della mente. Questo manoscritto è il libro "Sei cappelli per pensare" di Edward de Bono, un viaggio affascinante nel mondo del pensiero laterale.

Il pensiero laterale è come una chiave magica che apre porte a nuove idee e concetti. È una tecnica che ci permette di aumentare l'efficienza del nostro pensiero, di fare luce nella nebbia della confusione.

Spesso ci troviamo bloccati nella giungla dei nostri pensieri, incapaci di districare le emozioni dalle logiche, la creatività dai fatti. Ecco dove entra in gioco il potere dei sei cappelli magici.

Indossando uno di questi cappelli, ci concentriamo su un aspetto del pensiero alla volta. Il cappello blu ci aiuta a pensare in modo razionale e logico, mentre il cappello rosso ci fa ascoltare le nostre emozioni e intuizioni. Ogni cappello ha il suo colore e il suo ruolo, permettendoci di esplorare la mente in modi nuovi e sorprendenti.

Il segreto è fare una cosa alla volta, separare i vari aspetti del pensiero per dar loro l'attenzione che meritano. È come camminare lungo sentieri diversi nella foresta della nostra mente, scoprendo tesori nascosti lungo il percorso.

Quindi, la prossima volta che ti trovi ad affrontare un problema complesso o a cercare nuove idee, ricorda i sei cappelli magici di Edward de Bono. Potrebbero essere la chiave per aprire porte verso mondi di pensiero che non avevi mai immaginato prima.

(18 Febbraio 2024. Riflessioni leggendo la Introduzione del libro “Sei cappelli per pensare” di Edward de Bono)

sabato 17 febbraio 2024

Sociologia dei media digitali

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“Sociologia dei media digitali”, di Davide Bennato

“Sociology of digital media”, by Davide Bennato


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#internet #rete #socialMedia #web20 #blog #condivisione #conoscenza #cambiamento #broadcast #audience #massmedia #relazioni #mediaDigitali #blog #wiki #socialNetwork #microBlog #valori #etica

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~ o ~

§A. PREFAZIONE

Immagina un mondo virtuale dove le persone si connettono, si scambiano opinioni e condividono passioni attraverso un labirinto di informazioni chiamato Internet. Questo universo digitale è stato trasformato nel corso degli anni, passando dalla sua versione iniziale a una piattaforma interattiva e socialmente coinvolgente.

Oggi, grazie ai social media e alle tecnologie del Web 2.0, chiunque può prendere parte a questa danza digitale, esprimendo sé stesso, i propri interessi e valori in modi unici e creativi. I blog, in particolare, sono diventati uno strumento potente per questa espressione personale e condivisione di idee.

Ma, come spesso accade, c'è chi guarda con scetticismo a questa rivoluzione digitale. Alcuni potrebbero considerare i blog come la quintessenza del narcisismo personale, pensando che siano solo uno strumento per l'esibizione di sé stessi.

Tuttavia, è importante non giudicare troppo velocemente. I blog possono essere molto più di un'esposizione egoistica. Possono essere piattaforme per la condivisione di conoscenze, la creatività e la connessione umana. Dipende da come vengono usati e dall'intento dell'autore.

Quindi, la prossima volta che incontri un blog, non darlo per scontato. Potrebbe essere una finestra verso mondi e prospettive che non avevi mai considerato prima.

In un viaggio attraverso il mondo digitale, l'autore Davide Bennato ci rivela un panorama sorprendente. Ci mostra come ciò che sembrava solo una moda passeggera si stia trasformando in cambiamenti epocali, delineando una nuova geografia sociale in continua evoluzione.

Attraverso tre capitoli avvincenti, Bennato ci guida in questa esplorazione:

Nel primo capitolo, ci spinge a ripensare concetti tradizionali come la trasmissione, il pubblico e i mass media. Ci fa vedere come il cambiamento stia ridefinendo completamente il modo in cui concepiamo questi temi fondamentali.

Nel secondo capitolo, ci addentriamo nell'analisi delle relazioni che si formano online attraverso i media digitali. Bennato ci istruisce su come distinguere tra blog e wiki, tra i social network come Facebook e i microblog come Twitter. Ci svela le dinamiche sociali e le strategie di comunicazione di ognuno di questi strumenti.

Infine, nel terzo e ultimo capitolo, esploriamo i valori e l'etica che guidano l'uso dei media digitali e delle tecnologie legate a Internet. Ci invita a riflettere su come utilizziamo questi strumenti e quali impatti possono avere sulle nostre vite e sulla società nel suo complesso.

Attraverso questa navigazione guidata, Bennato ci offre una mappa per comprendere meglio il nuovo territorio digitale in cui ci troviamo immersi, consentendoci di orientarci in questo mondo in continua evoluzione.

(17 Febbraio 2024. Riflessioni leggendo la Prefazione del libro “Sociologia dei media digitali” di Davide Bennato)


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