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NON-A (LT.4.2)

Le pedine del Non-A
Giovanni Battista Tateo
21/05/2015



ABSTRACT.
Raccolgo in questo post le frasi che maggiormente mi hanno colpito durante la lettura di questo romanzo di Alfred Elton van Vogt.


KEYWORDS:
#lettura #fantascienza #sciencefiction


« Le sue parole non avevano nessun senso 
per la brezza che soffiava dietro di loro; 
volavano via nell'aria della notte 
come fantasmi usciti da un sogno, 
o come ombre che evaporano alla luce del sole. »
(p.8)


« Gosseyn ha sempre pensato che ... dietro di lui, ci fosse (un) "gicatore di scacchi cosmico" ... ma nella misura in cui può essere valido, dobbiamo pensare all'esistenza di un secondo giocatore opposto a lui. Gli scacchi non sono come un solitario. »
(p.14)
Gli scacchi come metafora della Vita.
L`idea che dietro quello che ci accade ci sia la mano di una entità superiore è molto comune. A seconda della cultura questa entità prende il nome di Dio, di destino o di scienza. La metafora del gioco degli scacchi è molto calzante perché la Vita è una continua lotta in contrapposizione con qualcuno che ha interessi o idee diverse dalle nostre, gli uomini non sono tutti uguali e si comportano in funzione della propria indole e delle proprie capacità, ogni azione và ponderata in funzione dei benefici che essa porterebbe e dei rischi che essa comporta. Una tale metafora spiega persino il motivo per cui alle volte capitino degli avvenimenti negativi nonostante ci sia un ente che supervisione amorevolmente la nostra esistenza: talvolta il supervisione  della squadra opposta è più bravo del nostro. Ma chi condiziona il nostro modo di essere, di pensare o di agire? Sono la nostra cultura, le nostre origini, la nostra storia, le nostre esperienze che incarnano il ruolo del nostro giocatore di scacchi. Bene, non resta che lavorare affinché il nostro giocatore sappia sempre la "mossa" migliore da fare per fronteggiare il nostro destino avverso.


« L'osservazione di Enro voleva essere spiritosa 
ma, come molte persone che non conoscono se stesse, 
quell'uomo si tradiva con le sue battute. »
(p.52)
Il pensiero è "nudo".
Quando si interagisce con qualcuno occorre prestare molta attenzione a quello che si afferma perchè, sopratutto se facciamo uso di sarcasmo e metafore per esprimere i nostri pensieri, rischiamo di far trasparire "nudo e crudo" il nostro modo di pensare, il nostro stato d'animo ed i nostri sentimenti. Con questo non voglio dire che bisogna fingere e raccontare "balle", ma che occore prevenire che le proprie affermazioni possano offendere o infastidire chi andrà a recepirle. Ma per far questo occorre conoscersi molto bene ed essere ipercritici con se stessi. Soltanto in questo modo riusciremo a riconoscere i limiti ed i difetti che inevitabilmente ci contraddistinguono. I rischi sono ancora maggiori quando le nostre esternazioni sono broadcast, ossia non sono dirette specificatamente ad una persona, oppure ad una categoria di persone. Si pensi ad esempio alla scrittura si posts su un social network oppure su un blog. L'attività di social networking quindi assume un ruolo terapeutico e costituisce un ottimo esercizio per conoscersi ed imparare ad automoderarsi nel rispetto della collettività.


« La semantica generale si propone 
di insegnarci a eliminare le idee fisse 
che portano a reazioni stereotipate. »
(p.296)





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Rev. 2.0 del 21/05/2015











Commenti

  1. Anche io penso che la realtà sia la risultante delle regole impostate ai piani alti e del libero arbitrio e di un mix di energie invisibili, che possiamo chiamare Tao, Karma, ecc.
    Saluti
    Massimo

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