venerdì 30 dicembre 2022

SAPERE, SAPER FARE E FARE.


Esiste una sostanziale differenza tra il “sapere”, il “saper fare”ed il “fare”. Chi sa non è detto che sappia fare. E d’altronde chi sa e sa fare non è detto che faccia. In passato nell’era pre-industriale, era facile trovare persone che incarnavano tutte e tre queste competenze. L’artigiano ed il contadino, per esempio, erano persone in grado di curare tutte le fasi per la produzione, rispettivamente, di un manufatto o di un prodotto per nutrirsi, dalla sua ideazione alla realizzazione pratica.

Con l’avvento dell’era industriale e dei consumi il “saper fare” è stato espunto apposta dalla competenza più ampia del “sapere” in modo che la gente non sapendo più auto-prodursi ciò di cui aveva bisogno, era costretto ad acquistarlo dalle aziende di produzione di massa.

La scuola altresì forma lavoratori adatti ad inserirsi in  questo sistema industriale che ha bisogno solo di forza lavoro che compia i compiti singoli di un intero e complesso processo di produzione.

Ma cosa accade in caso di sovrapproduzione? Le aziende sono costrette a ridurre la forza lavoro, immettendo nella società persone che non sanno come sostenersi perché non sono in grado di auto-produrre nulla come era in grado di fare l’artigiano oppure il contadino in passato, e che non hanno più la possibilità economica di acquistare i prodotti dell’industria. Si innesca così la spirale negativa della recessione.

Dopo decenni di disprezzo dei lavori manuali, la mancanza di autonomia derivante dal non saper fare nulla comincia ad essere sentita come un limite, mentre si va riscoprendo l’importanza dei lavori artigianali, che richiedono un collegamento tra le mani e la testa.


Letture consigliate:

L’uomo artigiano, Richard Sennet, Feltrinelli.


Sto leggendo “La felicità sostenibile“, di Maurizio Pallante.

#reading #science #economy #sustainability #recession #Pallante


30/12/2022

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martedì 27 dicembre 2022

INTRODUZIONE AL MONDO IN SINTESI.

#Baudrillard #simulazione #simulacro #metaverso #sostenibilità


Il filosofo francese Jean Baudrillard nel 1981, all’interno del suo libro “Simulacri e Simulazione “, ha definito quattro espressioni diverse della simulazione, a seconda di quanto rispecchiano la realtà. Andiamo a vedere brevemente questa interessante classificazione.

  1. Replica di un particolare aspetto della realtà, che è già noto ed avvenuto.

  2. Simulazione di qualcosa che potrebbe accadere nella realtà.

  3. Simulazione di qualcosa che sarebbe potuto succedere, ma che non è successo. 

  4. Simulazioni che non hanno alcuna somiglianza con la realtà, e che Baudrillard definisce “simulacri”.

Comprendiamo quindi che la simulazione non è solo una guida per il mondo reale, ma anche per quei mondi che i filosofi chiamano “mondi possibili”.

La imminente “era della simulazione”, o “età sintetica“, che ci apprestiamo a vivere costituirà una nuova forma di civilizzazione, un nuovo cambio di paradigma, della stessa portata di Internet. La trasformazione tecnologica sta producendo nuove condizioni di abitabilità (terraformazione) sul nostro stesso pianeta.

Siamo come Alice sull’orlo della tana del coniglio del Mondo delle Meraviglie, pronti a rotolare giù in un mondo nuovo, ma con la consapevolezza di dover preservare la sostenibilità di questa nuova tecnologia, che sta prendendo sempre più piede. A tutti e tutte noi è assegnata la missione di costruire un mondo programmabile (si legga “Il mondo dato”, #sempred di Cosimo Accoto), automabile (si legga “Il mondo ex machina”, sempre di Cosimo Accoto) e simulabile che sia APERTO, INCLUSIVO, EQUO e PROSPERO nel PRESENTE e nel FUTURO.


Letture consigliate:

 - Digital Life: Stiamo vivendo in una realtà simulata?, Focus.it

 - Reality+: Virtual Worlds and the Problems of Philosophy, il libro di David Chalmers che parla di universi simulati e realtà virtuali.

 - Quel che resta di Baudrillard. Un'eredità senza eredi, Serge Latouche

 - Il mondo dato, Cosimo Accoto 2017

 - Il mondo ex machina, Cosimo Accoto 2019


Sto leggendo “Il mondo in sintesi”, di Cosimo Accoto.

#simulazione #simulacro #metaverso

23/12/2022

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