La scoperta di Jiddu Krishnamurti, la lettura e le riflessioni di uno dei suoi libri più noti.
Inciampando nella ricerca della felicità.
La scoperta di questo fine pensatore è avvenuto per caso: uno dei suoi libri più noti, “la ricerca della felicità” per l’appunto, era allegato come supplemento ad una rivista settimanale. Il suo nome esotico lasciava presagire qualcosa di mistico, magico e misterioso. La lettura del testo non ha tradito le aspettative, anzi il contenuto si è rivelato subito e provido di spunti di riflessione.
L’autore.
Jiddu Krishnamurti (Madanapalle, 12 maggio 1895 – Ojai, 18 febbraio 1986) è stato un filosofo apolide. Di origine indiana, non volle appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione.
C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente.
(cit. Jiddu Krishnamurti, Di fronte alla vita)
(cit. Jiddu Krishnamurti, Di fronte alla vita)
La ricerca della felicità.
Alcune citazioni dei pensieri che mi hanno maggiormente colpito durante la lettura del libro “La ricerca della felicità” di Jiddu Krishnamurti.
La mente.
“La mente è qualcosa di estremamente superficiale, ma per generazioni e generazioni noi abbiamo dedicato le nostre vite a coltivare la mente, rendendola sempre più intelligente, più sottile, più astuta, più disonesta e imbrogliona, come è evidente in ogni nostra attività”
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 8)
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 8)
La morte.
“Per un uomo che muore in continuazione la morte non esiste”
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 35)
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 35)
La verità.
“La verità deve essere scoperta e compresa in ogni azione, in ogni pensiero, in ogni sentimento, per quanto banale o passeggero. (…) La verità non è qualcosa che puoi raccogliere, accumulare, immagazzinare, e sulla quale puoi fare affidamento come fosse una guida. (…) La verità è senza tempo, nel momento in cui la catturi non è più verità.”
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 36)
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 36)
La intelligenza ed il carattere.
“Se uno è spaventato, ansioso, invidioso, avido; se la sua mente, piena di esperienze e di conoscenze altrui, si limita a copiare, a imitare; se il suo pensiero è limitato, forgiato dalla società, dall’ambiente - si può dire che un tale individuo è intellgente? (…) La comprensione di sé, del proprio sé in tutta la sua straordinaria complessità, è l’inizio dell’intelligenza, che rivela il carattere.”
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 39)
( cit. J. Krishnamurti, La ricerca della felicità, p. 39)
La sezione “saggi” della mia libreria.
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Pubblicazione: 2.0 del 03/05/18 - 19:56
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