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LT.5.2.2. Le madri non sbagliano mai

3.0 - 28 /11 /2017
Tateo Blog   >   Lettura   >  Saggi   >   Bollea

Vademecum per cercare di diventare un buon genitore.
#lettura, #saggio, #società, #pedagogia

Mi sono imbattuto in questo libro edito da Giovanni Bollea nel 1995 e che mia moglie aveva acquistato durante la gravidanza del nostro secondogenito. Dal titolo sembrerebbe un vademecum ad uso esclusivo delle sole mamme. Ma, complice la serenità di un pomeriggio domenicale, ha incuriosito anche me e quindi ho cominciato a leggerlo anch'io scoprendo che le sue pagine contengono utili suggerimenti anche per i papà. Quest'opera ha una valenza doppia per me perché, essendo figlio di genitori separati e non avendo mai avuto alcun contatto con mio padre, la sua lettura mi aiuta a trovare le risposte ad alcuni dubbi che mi trascino dietro dalla mia infanzia. Per esempio: “esiste un modo per diventare un genitore ideale? “, “È plausibile che un genitore riesca a trascorrere tutta la sua vita senza voler conoscere il proprio figlio? “, “Cosa rende inattaccabile il legame tra padre e figlio?”.
Mi auguro che la lettura di questo libro, e le riflessioni che ne conseguono, mi aiuti a risolvere alcuni di questi interrogativi e contestualmente a diventare un buon genitore, in modo che ai miei figli non manchino mai la guida e l'affetto che diversamente sono mancati a me.
L’autore. Giovanni Bollea (Cigliano Vercellese, 1913 - Roma, 2011), innovatore della neuropsichiatria infantile italiana del dopoguerra, si è formato a Losanna, Parigi e Londra ed è stato professore emerito presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Fondatore e direttore dell’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli, primo presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile, promotore di innumerevoli iniziative a favore dell’infanzia, ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dell’educazione dell’Università di Urbino nel 2003 e gli è stato conferito il premio alla carriera al Congresso mondiale di psichiatria e psicologia infantile e dell’adolescenza di Berlino nel 2004. Con Feltrinelli ha pubblicato “Le madri non sbagliano mai” (1995), che ha riscosso un grandissimo successo, “Genitori grandi maestri di felicità” (2005) e ha scritto la prefazione a “I no che aiutano a crescere” (2003) di Asha Phillips

Il libro. Riporto in seguito alcune citazioni che vorrei condividere con voi sperando che possano aiutarci a riflettere e diventare dei buoni genitori e dei figli consapevoli e riconoscenti.
13.
"... l'alternanza di frustrazioni e gratificazione è fondamentale per la crescita armoniosa dei figli. Educare deriva da educere, cioè guidare senza soffocare: affetto e rimprovero, insomma, hanno uguale importanza."

" Fare il genitore è bello e molto facile "

" ... una autentica trasformazione dei rapporti interfamiliari, e cioè la nascita di una gerarchia orizzontale al suo interno, dove all'idea di "autorità"  si sostituiva quella di "autorevolezza" "

" Educare deriva da "educere" cioè guidare senza soffocare: affetto e rimprovero, insomma, hanno uguale importanza "

Ciao" La madre riuscirà a trasformare con successo la fame in soddisfazione, il dolore in piacere, la solitudine in compagnia, la paura di morire in tranquillità."
( cit. Wilfred Ruprecht Bion, psicoanalista britannico )
Il padre.
19.
" Educare significa adattare pian piano la personalità del bambino al mondo adulto, contribuire a creare un nuovo e stabile equilibrio nel quale il figlio deve saper rinunciare a certe cose per ottenerne altre, subire frustrazioni e superarle ... "
20.
“L’insegnamento morale non è mai frutto di sermoni, bensì dell'esempio concreto: (...) Il figlio, identificandosi con il padre, si impadronisce del suo codice normativo. (...) Sarà (...) il continuo contatto con il mondo esterno a mutare in bene o in male tale codice normativo.”

" La madre insegna ad amare, il padre a vivere ... "

" Il padre non deve mai dimenticare che l'autorità sui figli non è un suo diritto ma soltanto una condizione necessaria allo sviluppo del bambino "
25.

Non ho completato ancora la lettura di questo libro. Quindi se le citazioni che ho riportato sopra hanno fatto nascere in te l’interesse per questa opera, allora ti invito a ritornare a visitare in futuro questa pagina del mio diario per scoprire qualche altra citazione o riflessione.

Se vuoi scoprire quali altri opere sono contenute nella sezione “saggi” della mia libreria, allora ti invito a proseguire la consultazione del mio blog con la lettura della seguente pagina che ne contiene la lista ed i collegamenti ipertestuali per quelli a cui ho dedicato una specifica pagina.
  • LT.5. La sezione “saggi” della mia libreria

Keep in touch. Mi auguro che le note e le riflessioni che ho raccolto in questa pagina del mio diario siano state di tuo gradimento ed abbiano stimolato il tuo interesse. Al fine di coltivare la virtuosa pratica della condivisione della conoscenza, che è una delle prerogative  del social networking, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione a riguardo, anche, anzi soprattutto, se si tratta di una critica. Puoi lasciarmi un commento direttamente qui in fondo al post, oppure puoi utilizzare uno dei seguenti riferimenti per contattarmi personalmente.
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