Analogamente al principio fondamentale del mio progetto di Lifelong Learning interdisciplinare, anche le mie letture riflettono una profonda predilezione per la contaminazione dei generi. Potrebbe sembrare che io ascolti voci molto diverse tra loro — saggi filosofici, romanzi di fantascienza, poesia, thriller — eppure, c’è un filo logico sottile che li unisce.
Non è stata tanto una strategia programmata, quanto una necessità nata durante gli anni dell’università. Quando ci si immerge in discipline tecniche, si corre il rischio di perdere il contatto con la dimensione umana e culturale della nostra civiltà: si diventa iper-razionali, e se da un lato questo è un pregio per un ingegnere, dall’altro può rendere la mente arida, fredda, distante.
Per evitare questa deriva, ho sentito la necessità di bilanciare le letture tecniche con opere che nutrissero l’anima: i grandi pensatori del passato, la fantascienza che apriva orizzonti sul futuro, la poesia che risvegliava sentimenti, i romanzi gotici, noir o thriller per stimolare l’ingegno. Ho scoperto con sorpresa che libri diversissimi tra loro — antichi o moderni — possono diventare fonti di ispirazione per rinvigorire la mia cultura personale.
Per questo, nel mio progetto di Lifelong Learning ho dedicato un’intera area tematica proprio alla Lettura. Qui condivido i miei gusti letterari, i libri che mi hanno segnato e le riflessioni che mi hanno accompagnato.
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