Cruscotti di controllo per la Business Intelligence
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05/01/2019. Oggi si vive in un periodo di alta competitività, quindi diventa indispensabile sfruttare qualsiasi occasione per trarre vantaggio rispetto alla concorrenza. La disponibilità di informazioni non costituisce di certo un limite in quanto la digitalizzazione dei processi di gestione e produzione aziendale produce una quantità enorme di dati. La difficoltà consta nel dare un senso a tutte queste informazioni, infatti a causa della enorme mole di dati e della rapidità con cui variano le condizioni dei mercati, non è pensabile eseguire queste operazioni manualmente. L’apporto dell’informatica è diventato quantomai indispensabile.
L’analisi automatizzata dei fenomeni aziendali e l’osservazione degli andamenti degli indici di performance (key performance indicators) possono rivelare l’esistenza di problemi, possono contribuire in modo significativo nella individuazione delle cause, e quindi possono suggerire le manovre correttive da mettere in atto affinché siano ristabilite le condizioni ideali. La elaborazione informatica produce in output una sintesi dei fenomeni osservati sotto una forma che può essere facilmente e velocemente dai fruitori. I risultati sono espressi spesso sotto forma di report, testuali, tabellari o grafici, oppure attraverso cruscotti di controllo.
Questo processo informatico aziendale è noto con la locuzione Business Intelligence (BI). Anche in assenza di anomalie nel processo aziendale, questo processo virtuoso di analisi e controllo può fornire un utile supporto alle decisioni (decision making) che i vertici aziendali devono prendere per individuare strategie aziendali vincenti, ossia tali che conferiscano all’azienda un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti nel mercato di riferimento.
Per approfondire ti invito a proseguire con la lettura dell’articolo
Business Intelligence
(IT.2)
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